Arcata dentale superiore: la riabilitazione completa per tutti
Come in tutte le moderne scienze mediche, anche l’odontoiatria ha avuto nel corso del tempo una grande evoluzione. In particolare, una delle branche più travolte dal cambiamento è l’implantologia, che ha accolto al suo interno tipologie e tecniche sempre più moderne e all’avanguardia.
Oggi, le tecniche chirurgiche sono così tante, che pochi dottori sono aggiornati in merito ai materiali, ai diversi protocolli chirurgici e alle nuove tipologie di impianti disponibili sul mercato.
Agli albori dell’implantologia infatti, per la riabilitazione completa dell’arcata dentale, sia superiore che inferiore, si sostituiva ogni singolo dente con un impianto dentale. Non solo, i denti molari e i denti premolari, essendo dotati in natura di più radici, dovevano essere sostituiti da più di un impianto dentale.
Nelle vecchie radiografie infatti si può ancora vedere come i denti anteriori erano sostituiti da un impianto dentale e quelli posteriori da più impianti dentali, per mimare la natura e l’anatomia radicolare.
Cosa si intende per un’arcata dentale?
L’arcata dentale è l’insieme dei denti posizionati nella parte superiore o in quella inferiore del cavo orale. Può essere mandibolare o mascellare ed è costituito da 16 elementi dentali per arcata. Le strutture ossee che supportano le arcate dentali sono le ossa mascellari: l’osso che supporta i denti superiori è chiamato mascella, quello che alloggia i denti inferiori è detto mandibola.
L’osso mandibolare è un osso ben mineralizzato e di solito ha una qualità migliore rispetto a quello mascellare. Questo è uno degli aspetti che un dentista deve prendere in considerazione quando è necessario riabilitare il cavo orale di un paziente.
Che significa riabilitazione completa dell’arcata dentale?
Nell’ambito dell’implantologia, spesso parliamo di riabilitazione dell’intera arcata dentale. Si tratta di uno o più interventi chirurgici, che permettono a una persona di sostituire tutti i denti mancanti di arcata dentale. Questa condizione viene definita edentulia. Spesso, se questa condizione si protrae da tempo, ci può essere mancanza o scarsità dell’osso mascellare o mandibolare.
Quando manca un’intera arcata e c’è sufficiente quantità di osso, si può ricorrere a tecniche chirurgiche per posizionare tutte le protesi dentali su 4 o su 6 impianti.
Quanti impianti dentali sono necessari per l’arcata dentale?
Oggi la tendenza è quella di inserire un sempre minor numero di impianti dentali. Le ragioni principali sono due: per prima cosa sappiamo che un impianto può rimanere stabile anche se funge da vite per più protesi. Non solo, inserire uno o più viti per dente mancante non è sempre necessario.
Nel corso degli anni infatti si è passato all’inserimento di un numero sempre inferiore di impianti dentali. Inizialmente si inserivano 8 impianti per arcata dentale, poi sei, ora, è sempre più comune fissare una sola protesi su 4 impianti.
Addirittura, c’è chi propone l’uso di soli 3 impianti dentali, anche se questa pratica non è ancora affermata dal punto di vista clinico. Sono pratiche ancora poco consigliate e, al giorno d’oggi, è meglio affidarsi ad almeno 4 impianti per arcata dentale.
La decisione del medico può dipendere da vari fattori:
- se si tratta di osso mascellare o mandibolare,
- dalla qualità dell’osso del paziente,
- dalla quantità di osso che abbiamo a disposizione,
- se è necessario eseguire interventi di chirurgia rigenerativa associata.
Bisogna anche valutare le condizioni di salute sistemica: i pazienti hanno delle patologie pregresse?
Ad esempio, le donne nella fase post-menopausa soffrono spesso di osteoporosi. Ci sono anche pazienti che usano farmaci bifosfonati, utilizzati per ridurre e contrastare l’osteoporosi o per motivi oncologici.
Quanti impianti si possono fare in una seduta?
In una sola seduta è possibile inserire anche 4 impianti e applicare delle protesi provvisorie nell’arco di 24 ore. Questi 4 impianti permetteranno di sostituire tutti i denti mancanti.
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