Impianto osseo dentale: come farlo con poco osso?
Le soluzioni dell’implantologia, che permettono di ricostruire in modo fisso e duraturo la dentatura del paziente anche in caso di scarso residuo osseo, possono essere misure chirurgiche volte ad aumentare la quantità ossea a disposizione oppure particolari tipi di impianto osseo dentale.
Tra le misure chirurgiche troviamo:
• Rialzo del seno mascellare
• Split Crest
• Rigenerazione ossea
Tra le tipologie di impianto osseo dentale vi sono:
• Impianto iuxtaosseo
• Impianto zigomatico
• Impianto pterigoideo
• Protesi fissa su impianti (Toronto Bridge)
• Mini impianti
Impianto iuxtaosseo per impianti dentali senza osso
Una delle soluzioni per inserire gli impianti dentali senza osso è l’implantologia iuxtaossea.
Quest’ultima utilizza un particolare impianto a griglia che viene posizionato sull’osso mascellare e fissato con piccole viti da sintesi.
Questa tecnica di impianto osseo dentale viene utilizzata in caso di importante riassorbimento e consente di eliminare i rischi di insuccesso, riabilitando in modo rapido il sorriso.
Innesto osseo dentale
Una delle soluzioni in caso non vi sia osso sufficiente per garantire la stabilità dell’impianto osseo dentale è l’innesto, detto anche rigenerazione ossea. Si tratta di una tecnica che va a incrementare la quantità di osso del paziente tramite un vero e proprio trapianto osseo dentale.
Rigenerazione ossea per impianti dentali senza osso
Prima dell’inserimento dell’impianto osseo dentale è possibile ripristinare il volume del tessuto osseo mandibolare o mascellare tramite la rigenerazione.
Questa procedura consiste nell’applicazione di miscele di osso sintetico o organico sull’osso da rigenerare, che fungeranno da punto di partenza per la “crescita” del tessuto.
La zona interessata viene sempre protetta da una membrana, che impedisce alle cellule gengivali di svilupparsi al di sopra dell’innesto.
Rialzo del seno mascellare
I seni mascellari sono due cavità vuote che si trovano nell’osso mascellare, sotto gli zigomi, e sono rivestiti da una mucosa detta membrana di Schneider.
Il rialzo del seno mascellare è una procedura chirurgica per l’impianto osseo dentale eseguita al fine di aumentare la quantità di osso nell’area dei molari dell’arcata superiore, per prepararla all’inserimento di uno o più impianti dentali.
Esistono 2 tecniche di rialzo di seno mascellare:
• Piccolo rialzo: l’osso viene forato nei punti di inserimento degli impianti, fino a raggiungere la base del seno mascellare, attraverso questi fori viene inserito l’innesto e spinto all’interno, fino a ottenere lo spessore sufficiente per l’inserimento dell’impianto osseo dentale.
• Grande rialzo: intervento utile nei casi di scarsissimo residuo osseo, prevede lo scollamento della gengiva e la creazione di un’apertura laterale del seno mascellare con sollevamento della membrana. Nella cavità viene inserito l’innesto, poi sigillato, che in circa otto mesi diventerà osso vero e proprio e renderà possibile l’inserimento dell’impianto.
Come si rigenera l’osso dei denti?
L’osso, nei casi dell’innesto osseo dentale, si rigenera a partire dal materiale biocompatibile inserito.
L’intervento di innesto osseo dentale si svolge in anestesia locale e i tempi di ripresa dipendono dalle condizioni generali di salute del paziente, generalmente vanno dai sei agli otto mesi.
Vi sono tuttavia degli accorgimenti da seguire per facilitare e non ostacolare la rigenerazione fisiologica dell’osso:
• evitare cibi duri e, anzi preferire un’alimentazione semi-liquida
• evitare bevande bollenti
• evitare sigarette e alcolici
• praticare un’attenta e delicata igiene orale.
Il fatto che la rigenerazione ossea richieda tempistiche piuttosto lunghe porta spesso a preferire, nei casi idonei, interventi di implantologia dentale alternativi, come l’implantologia zigomatica o tecniche affini.
Perché si ritira l’osso dei denti?
I motivi che possono portare alla perdita dell’osso mascellare sono:
• mancanza di denti totale o parziale che comporta il riassorbimento dell’osso, che non si trova più a svolgere la funzione di supporto,
• età avanzata, che comporta un riassorbimento osseo fisiologico,
• parodontite, infezione che infiamma e compromette i tessuti di sostegno dei denti, incluso l’osso, e che può provocare anche la perdita dei denti.
Trapianto osseo dentale: è una soluzione?
La rigenerazione tramite trapianto osseo dentale, è una pratica particolarmente efficace nelle piccole aree, che permette l’inserimento dell’impianto osseo dentale anche in casi di riassorbimento.
Sarà tuttavia durante la visita iniziale che si stabilirà se effettivamente questa è la tecnica più adatta per la risoluzione del caso.
Impianto zigomatico
L’impianto zigomatico è una soluzione efficace per pazienti che soffrono di atrofia ossea anche grave.
Questa tecnica si differenzia da quella tradizionale in quanto l’impianto viene inserito, senza necessità di innesto osseo dentale, nell’osso dello zigomo del paziente, che per sua conformazione non va incontro a riassorbimento.
Gli impianti zigomatici hanno dimensioni notevolmente più lunghe rispetto a quelli tradizionali e hanno percentuali di successo molto elevate.
Impianto pterigoideo
L’impianto pterigoideo è un particolare tipo di impianto osseo dentale utile in caso di atrofia ossea.
Esso è leggermente più lungo rispetto agli impianti tradizionali, viene inserito nell’area molare dell’arcata superiore e raggiunge la placca pterigoidea.
L’osso in questa zona rappresenta una base ideale, solida e sicura:
• non è soggetto a riassorbimento
• ha una buona densità, che consente un’eccellente integrazione dell’impianto
• permette una stabilità dell’impianto superiore alla norma.
Grazie a questa soluzione è possibile evitare procedure come il rialzo del seno mascellare o la rigenerazione ossea, che richiedono tempistiche più lunghe di riabilitazione.
Split crest
Fare uso della protesi mobile per lunghi periodi di tempo può portare a un assottigliamento dello spessore dell’osso, che assume una forma detta a “lama di coltello”.
Attraverso espansori specifici è possibile ampliare queste creste ossee e posizionare gli impianti in modo più rapido, senza ricorrere all’innesto osseo dentale. Il tessuto si rigenererà autonomamente, andando lentamente a colmare il gap ottenuto chirurgicamente.
Questa procedura di impianto osseo dentale prende il nome di Split Crest.
L’intervento viene eseguito grazie a un dispositivo piezoelettrico, in grado di assicurare un approccio preciso, poco invasivo e maggiormente predicibile.
Protesi Toronto Bridge
Veniamo alla prossima tipologia di impianto osseo dentale: la protesi Toronto Bridge. Questo dispositivo è una protesi fissa totale che viene avvitata su impianti, e che può sostituire un’intera arcata dentaria.
Il dispositivo presenta nella maggior parte dei casi una sorta di gengiva finta, che rimane però al di sotto della linea del sorriso e quindi difficilmente visibile dall’esterno.
Questo dettaglio è particolarmente utile perché:
• Supplisce alla mancanza di osso, occupando lo spazio creato dal riassorbimento osseo e garantendo una masticazione corretta.
• Preserva l’estetica della bocca nascondendo gli impianti ossei dentali, che possono essere posizionati nel punto desiderato senza il rischio che possano essere visibili.
I vantaggi principali di questa protesi fissa su impianti sono:
• Stabilità della protesi, la quale viene ancorata su quattro o sei impianti e risulta totalmente stabile e resistente
• Possibilità di carico immediato, e dunque di una riabilitazione implantare più rapida
• Risultato naturale e personalizzato in base alle richieste del paziente
• Inserimento degli impianti minimamente invasivo e spesso senza incisione gengivale
Mini impianto dentale
Il mini impianto dentale, come si può dedurre dal nome, è molto più piccolo di quelli convenzionali e comporta una procedura di inserimento molto meno invasiva, senza incisioni e con minori fastidi e disagi nel post operatorio, rispetto agli altri tipi di impianto osseo dentale.
Spesso è possibile completare la riabilitazione implantare in una sola seduta, caricando da subito la protesi sugli impianti.
Si tratta di una soluzione praticabile anche in pazienti considerati non idonei a interventi di implantologia tradizionale, a causa in particolare delle scarsità di tessuto osseo.
Anche in questo caso, grazie a questo tipo di impianto dentale, è possibile evitare le procedure di rigenerazione ossea.