Quando ci si trova a far fronte ad una mancanza di denti parziale o totale, molti vorrebbero poter migliorare l’aspetto della propria dentatura con gli impianti dentali.
In alcune situazioni, tuttavia, la valutazione di un impianto si rivela molto difficile a causa di gravi mancanze di qualità e quantità dell’osso mascellare. Quando non c’è cresta ossea per procedere all’inserimento degli impianti dentali osteointegrati si può ricorrere all’implantologia sottoperiostale: in questo caso gli impianti non vengono inseriti nell’osso ma appoggiati ad esso, appena sotto il periostio, la membrana che circonda le ossa.
Implantologia sottoperiostale: cos’è?
Si pensa spesso che gli impianti iuxtaossei e gli impianti sottoperiostei siano due differenti tipologie di impianti dentali ma sono identici, semplicemente chiamati in due modi diversi. Con gli impianti sottoperiostei non si interviene direttamente sull’osso, perché il paziente presenta, appunto, una grave atrofia. Gli impianti sottoperiostei vengono invece appoggiati sopra l’osso e sono costituiti da griglie in lega di titanio.
Ovviamente, prima di qualsiasi intervento di implantologia sottoperiostale o osteointegrata è necessario rivolgersi a professionisti, come gli esperti dello studio dentistico del Dr. Giorgi Matteo. Verranno effettuati specifici esami radiografici su misura delle diverse esigenze per rilevare la conformazione dei mascellari.
L’implantologia sottoperiostale è una soluzione alternativa agli impianti “classici”, a quelli zigomatici e alla rigenerazione ossea e si evitano anche i problemi legati a queste tecniche. Con questo tipo di implantologia non è necessario il riassorbimento osseo: dopo due o tre mesi la protesi provvisoria può essere sostituita con quella definitiva e il paziente può riacquistare la funzionalità masticatoria ed il sorriso.
Come avviene l’intervento di implantologia sottoperiostale
A seguito dello studio della situazione del paziente e degli esami radiologici, viene costruito un modello per realizzare la griglia in lega di titanio con precisione micro-millimetrica. Allo stesso tempo viene creata anche la protesi fissa, che sarà posizionata durante la stessa seduta in cui si effettua l’implantazione.
L’intervento di implantologia sottoperiostale ha una durata inferiore rispetto alla rigenerazione ossea: il ripristino della funzionalità e il posizionamento della protesi totale fissa immediata avvengono in 48 ore. Dopo circa due mesi si potrà sostituire la protesi provvisoria con quella definitiva. L’operazione completa si compone di una o più sedute, in sedazione cosciente o semi cosciente e il risultato è ottimale, dura a lungo ed è completamente risolutivo per il paziente. Nell’implantologia sottoperiostale dunque non è più l’osso del paziente che si adatta progressivamente agli impianti ma è l’impianto stesso che viene costruito per il paziente: è una protesi unica, esclusiva e su misura.
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