Perché qualsiasi tipologia di impianto dentale abbia successo è necessario che vi sia una quantità di residuo osseo sufficiente ad assicurare la stabilità della radice artificiale e della protesi. Se questa condizione non è presente entra in gioco l’innesto osseo dentale.
Di cosa si tratta nel dettaglio? Vediamolo insieme qui sotto!
Innesto osseo dentale
L’innesto osseo dentale è un intervento utile nei casi in cui il paziente abbia perso tessuto osseo a causa, ad esempio, di traumi o infezioni. Questa tecnica sfrutta la capacità dell’osso di rigenerarsi a partire proprio dall’innesto di materiale biocompatibile. In questo modo è possibile effettuare la riabilitazione implantare anche in pazienti che soffrono di atrofia ossea e che si sono ormai arresi all’utilizzo della dentiera mobile.
Che cosa è un innesto osseo dentale e come funziona l’aumento osseo?
La procedura di innesto osseo dentale prevede l’applicazione di una membrana, al di sotto della quale viene inserito il materiale grazie a cui avverrà la rigenerazione ossea.
L’innesto, a seconda del materiale utilizzato, potrà essere definito:
- Eterologo: innesto realizzato con osso artificiale o con tessuto di origine animale sterilizzato e lavorato.
- Autologo: innesto di materiale osseo prelevato dal paziente stesso, dalle zone di mandibola o bacino.
Cosa mangiare dopo innesto osseo?
Dopo l’intervento sarà bene evitare cibi solidi e caldi per almeno 4 o 5 giorni, in seguito sarà possibile introdurre gradualmente alimenti molto morbidi e non speziati, mangiando ad esempio verdure lessate, purè di patate o pesce. Sono da evitare anche cibi che contengono piccoli semi, che potrebbero andare a incastrarsi nella zona operata.
Nel mese successivo all’innesto osseo dentale il nostro consiglio è quello di eliminare il consumo di alcolici e fumo, che potrebbero influenzare negativamente la buona riuscita della procedura.
Innesto osseo gengivale: tempi di guarigione
I tempi di guarigione dell’innesto possono variare in base alle condizioni personali, trattandosi di un intervento chirurgico dovranno comunque passare circa sei mesi, prima che si completi la rigenerazione ossea.
Tuttavia, già dopo due settimane sarà possibile togliere i punti di sutura e dopo due mesi circa si potrà iniziare a introdurre cibi solidi.
Innesto osseo mandibolare: i vantaggi
Il principale vantaggio dell’innesto osseo mandibolare è che rappresenta una soluzione valida per tutti quei casi in cui il paziente, a causa dello scarso residuo osseo, si è arreso a soluzioni non definitive e scomode.
Grazie all’intervento, la strada della riabilitazione implantare si apre a moltissime persone, dando loro la possibilità di tornare a sorridere e masticare come un tempo, senza disagi e in modo duraturo.
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